CBI mette a disposizione dei Prestatori di Servizi di Pagamento che intendono avere un ruolo da protagonista nel nuovo scenario dell’open finance, la Funzionalità Attiva di CBI Globe. Grazie ad essa, tramite un’unica connessione, sarà possibile raggiungere tutti gli intermediari attivi in ambito domestico e i principali Hub europei. Ciò consentirà di sviluppare servizi evoluti di PIS (Payment Initiation Service) e AIS (Account Information Service) per la propria clientela.
Oltre a ciò, grazie ad alcune partnership in ambito Open Finance, CBI è altresì in grado di distribuire certificati eIDAS, per garantire connessioni sicure nell'ecosistema Open Banking.
Per maggiori informazioni scrivi a cbiglobe@cbi-org.eu
Nell’attuale scenario sempre più competitivo e tecnologico l’open banking dovrà intercettare i cambiamenti nei bisogni dei clienti e sviluppare strumenti, servizi e partnership, anche extra-bancarie, che siano in grado di soddisfare le loro aspettative.
Se ne parlerà a partire dalle ore 09:30 oggi, giovedì 17 giugno, all’evento organizzato da Le Fonti.
Noi vi diamo appuntamento alle h 11:00 nella Tavola Rotonda: Open Finance as a Digital Mantra: quando il digitale apre le porte al business a cui prenderà parte Pilar Fragalà, Chief Commercial Officer di CBI per approfondire i Servizi a Valore Aggiunto sviluppati da CBI in ambito Open Finance.
Per iscrizioni clicca QUI.
Il prossimo 24 giugno, dalle h 9:00 alle h 9:30, si terrà il Webinar "Servizi evoluti di Open Finance: il Check IBAN a supporto dei processi aziendali".
Ottimizzare i propri processi interni spesso gestiti analogicamente, incrementare la sicurezza di utenti finali e Corporate a beneficio della user experience, mitigare il rischio di eventuali frodi. Questi ed altri vantaggi saranno approfonditi durante il webinar che si concluderà con una sessione live di “question & answer”.
Per iscrizioni segui le istruzioni QUI.
Fino alla posizione di quadro c'è parità, ma più si va avanti nel processo di carriera più la barriera lavorativa diventa elevata.
Per leggere l'intera intervista al nostro Direttore Generale, Liliana Fratini Passi clicca QUI.
I Prestatori di Servizi di Pagamento che vogliono supportare i propri clienti nella verifica istantanea della corretta associazione tra IBAN e Codice Fiscale/Partita IVA del titolare (persona fisica o giuridica) possono affidarsi a Check IBAN.
Il servizio consente di aumentare la sicurezza di utenti e Corporate nei processi di onboarding, nonché semplificare le attività di verifica circa la corrispondenza tra un utente finale ed il codice IBAN da esso comunicato.
Per saperne di più clicca QUI.
Se sei un aderente a CBI Globe PSD2 Gateway puoi arricchire le tue analisi attraverso la Dashboard sviluppata da CBI che ti consente di accedere – in autonomia ed in tempo reale – alle informazioni relative all’operatività registrata dagli Intermediari sulla piattaforma.
Il tool, dotato di strumenti avanzati di ricerca e filtri, consente di effettuare attività di investigation sui flussi informativi e dispositivi oggetto di scambio per tramite della piattaforma CBI Globe.
CBI è a disposizione per fornire tutte le informazioni scrivendo a cbiglobe@cbi-org.eu
La crisi pandemica ha certamente accelerato un processo che si stava già affermando nel nuovo scenario dei pagamenti.
Secondo il Rapporto della Community Cashless Society di Ambrosetti pubblicato a marzo 2021, circa 9 italiani su 10 dichiarano che continueranno ad utilizzare gli strumenti di pagamento elettronici e digitali anche in futuro, contribuendo a consolidare la cultura “pro-cashless” affermatasi nel 2020. Quasi 7 italiani su 10 pensano di ridurre l’utilizzo del contante nei prossimi due anni, con una propensione più elevata tra gli over-60 (72%).
Tra i motivi che spingono i cittadini a prediligere l’utilizzo dei mezzi di pagamento cashless al posto del contante, ci sono velocità, sicurezza e comodità identificati dal 62,1% degli italiani.
E’ importante quindi che questo patrimonio di competenze nei pagamenti digitali non venga disperso nei prossimi mesi, e sarà fondamentale aumentare le occasioni di pagamento, rendendo omogenea la user experience del cittadino nel momento del pagamento.
CBILL rappresenta uno dei canali di pagamento che semplifica la vita del cittadino con una user experience intuitiva e sicura, ovunque si trovi.
Sapevate che con CBILL potete pagare anche le multe? Clicca QUI!
Quasi 500 esperti provenienti da più di 50 paesi hanno preso parte all’ultimo Forum del Centro delle Nazioni Unite per la Facilitazione del Commercio ed il Business Elettronico (UN/CEFACT), svoltosi dal 26 aprile al 7 maggio 2021. In questo consesso, i partecipanti hanno potuto evidenziare i benefici derivanti dall’applicazione delle raccomandazioni e standard UN/CEFACT a sostegno del libero scambio e della ripresa economica post Covid-19.
Particolare attenzione è stata posta sula raccomandazione n. 33 sul Single Window, quale strumento di facilitazione del commercio che garantisce la semplificazione dello scambio di informazioni e documentazione normativa per le operazioni di import, export e transito per il tramite di un unico punto di accesso, solitamente governato dalle agenzie delle dogane dei paesi.
Nel corso del Forum, gli esperti UN/CEFACT hanno potuto altresì dibattere della rilevanza di altre raccomandazioni e standard approvate nel corso dell’ultima Plenaria UN/CEFACT del 19 e 20 aprile 2021, nonché proseguire le attività di standardizzazione finalizzate ad un semplificato scambio di dati all’interno della Supply Chain.
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Nell’ambito delle attività internazionali seguite dal CBI, gli esperti della struttura stanno seguendo i lavori del SEPA Request-to-Pay API Work Block dello European Payment Council (EPC), il cui obiettivo consiste nel sostenere le attività di normazione tecnica finalizzate alla definizione dello schema della Request-to-Pay.
Con riferimento a questo tema, l’EPC ha lanciato una consultazione pubblica lo scorso 25 maggio, al fine di consentire alle realtà interessate di potersi esprimere entro il 27 agosto.
I lavori della suddetta consultazione sono propedeutici alla definizione dello schema Request-to-Pay (RtP), il quale si presenta come un messaggio finanziario per richiedere l’inizializzazione di un pagamento. Per il tramite della Request-to-Pay, il beneficiario di un pagamento invia un avviso al debitore, contenente tutti i dati necessari per consentire a quest’ultimo di accettare o meno la richiesta di pagamento ed eventualmente darne seguito nell’immediato o in un secondo momento.
I lavori in corso presso l’EPC per la definizione dello schema della Request-to-Pay fanno chiaro riferimento anche al messaggio Creditor Payment Activation Request, registrato da CBI presso il repository ISO 20022 già nel 2010.
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Sai come diventare un “agente di convalida”?
Nel 2020 la Fondazione Globale per il riconoscimento della persona giuridica Global Legal Entity Identifier Foundation - GLEIF) ha elaborato un modello di business che permette alle banche e agli altri intermediari di svolgere il ruolo di agente di convalida nella fase di onboarding dei clienti.
All’interno del c.d. Validation Agent Framework, essi gestiscono per i loro clienti il codice LEI (Legal Entity Identifier – identificatore della persona giuridica), relazionandosi direttamente con gli enti federati a GLEIF che sono intitolati ad emettere tale codice (le c.d. Unità Locali Operative).
Tramite questo nuovo modello di business, le banche e gli altri intermediari sono nella condizione di utilizzare i codici LEI per semplificare i processi di Know Your Customer (KYC) e di antiriciclaggio dei clienti al momento della verifica della loro identità o nelle fasi di aggiornamento del loro profilo.
Dopo aver identificato JP Morgan come primo agente di convalida del sistema globale LEI, GLEIF sta promuovendo la partecipazione di altre banche al Validation Agent Framework.
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La Container Corporation of America, società produttrice di carta, organizzò un concorso di design nel 1970 per celebrare la Giornata della Terra il 22 aprile.
Gary Anderson, uno studente di ingegneria, partecipò senza alcuna esperienza nella progettazione grafica e inventò questo simbolo.
Anderson in seguito ha rivelato: "Non mi ci è voluto molto per elaborare il mio progetto: un giorno o due. Quasi odio ammetterlo ora." Ma avevo già fatto una presentazione sul riciclaggio delle acque reflue e mi era venuta in mente un grafico che descriveva il flusso dell'acqua: dai serbatoi fino al consumo, quindi avevo già frecce e archi e angoli nella mia mente.”
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