n° 03/2022

Resilienza e trasparenza per far fronte alle attuali difficoltà del sistema commerciale internazionale e affrontare le sfide future. Questo il filo conduttore del 38esimo Forum UN/CEFACT - organismo intergovernativo e sussidiario di UNECE (United Nations Economic Commission fo Europe) per la facilitazione del commercio e il Business Elettronico - che si è svolto in modalità virtuale dal 16 al 20 maggio. 

Il Forum ha visto la partecipazione di oltre 1600 esperti internazionali, sia del settore pubblico che di quello privato, che hanno approfondito, nel corso di 19 momenti di incontro (tavole rotonde interattive, webinar e riunioni tecniche), iniziative di standardizzazione e possibili soluzioni per lo sviluppo del commercio internazionale e del business elettronico, anche attraverso l’impiego di tecnologie innovative, concentrandosi su settori chiave quali i trasporti e la logistica o il turismo sostenibile.  

CBI è stata protagonista sia in occasione del webinar “Open Banking: state of art and upcoming challenges”, nel corso del quale il Vice Chair UN/CEFACT e Direttore Generale CBI, Liliana Fratini Passi, ha illustrato lo stato dell’arte e le sfide future dell’Open Banking a livello globale, sia nel meeting del domain Finance & Payment, coordinato dallo stesso Direttore Generale CBI, con la presentazione del “White Paper on Open Finance to support trade facilitation”, documento redatto con il contributo di CBI che indaga i paradigmi economici dell'Open Banking e dell'Open Finance per capire come possano sostenere il commercio a livello globale. 

L'Open Banking è un fenomeno globale in costante crescita che ha trasformato profondamente il Settore dei Servizi Finanziari, spingendo gli operatori a reinventare i loro modelli di business, anche attraverso la collaborazione con nuovi player del mercato. Pur essendo un fenomeno emergente, l’Open Banking registra una significativa diffusione a livello geografico, testimoniata dal fatto che, ad oggi, oltre 60 Paesi hanno adottato iniziative o pratiche di Open Banking, ciascuno con diversi approcci, modalità e tempi di adozione. 

Sono alcune delle evidenze che emergono dal Global Open Banking Report, pubblicato da CBI in collaborazione con PwC lo scorso dicembre e presentato in sede internazionale, lo scorso 17 maggio nell’ambito del webinar “Open Banking: state of art and upcoming challenges, organizzato da UNECE (United Nations Economic Commission fo Europe) nell’ambito del 38esimo Forum UN/CEFACT (United Nations Centre for Trade Facilitation and Electronic Business). 

Nel corso del meeting, che si è svolto in modalità virtuale con formula lunch and learn, il Vice Chair UN/CEFACT e Direttore Generale CBI, Liliana Fratini Passi, ha illustrato lo scenario di questo nuovo segmento di mercato che, secondo le stime, raggiungerà un valore di 43,15 miliardi di dollari entro il 2026, con una crescita media annua, in termini di utenti, pari a circa il 50% (da 24,7 milioni nel 2020 a circa 132,2 milioni entro il 2024). 

Il webinar ha rappresentato, inoltre, l’occasione per presentare e discutere alcuni casi d'uso pratici (Smart Onboarding, Advance Invoice Database e Check IBAN) con l'obiettivo di identificare potenziali iniziative di standardizzazione che potrebbero contribuire, in linea con la mission di UN/CEFACT, ad imprimere un forte impulso al commercio internazionale. 

La Commissione europea (Commissione) ha avviato una consultazione pubblica generale sulla revisione della seconda Direttiva sui servizi di pagamento (PSD2). 

Nell’ambito della strategia in materia di finanza digitale e della strategia in materia di pagamenti al dettaglio le Istituzioni europee hanno annunciato l'avvio di un riesame esaustivo dell'applicazione e dell'impatto della PSD2 con l’obiettivo di valutare, tra l’altro, se la direttiva sia ancora complessivamente adatta allo scopo, tenendo conto dell'evoluzione del mercato e, in particolare, del sopraggiungere di nuovi player e dell’introduzione di nuovi servizi. 

Il riesame dovrebbe includere, tra le altre cose, una valutazione dei rischi derivanti da servizi di pagamento non regolamentati, un bilancio dell'impatto dell'autenticazione forte del cliente sul livello di frode nei pagamenti, una valutazione dei nuovi modelli di business basati sulla condivisione di dati sui conti di pagamento, come i servizi di disposizione di ordine di pagamento e i servizi di informazione sui conti. 

La valutazione – come riporta l’invito a presentare contributi - si atterrà ai principi di efficacia, efficienza, pertinenza, coerenza e valore aggiunto dell’UE. 

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